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Petit, Roland.

Ballerino e coreografo francese. Dopo gli studi all'Opéra di Parigi sotto la guida di S. Lifar, entrò a far parte della sua compagnia nel 1939. Nel 1944 divenne maître de ballet dei Ballets des Champs-Elysées, dove creò le sue prime coreografie: Les Forains (1945) e in particolare Le jeune homme et la mort (1946) con musiche di J.S. Bach e libretto di J. Cocteau. Nel 1948 fondò i Ballets de Paris, realizzando una celebre edizione della Carmen (1949) di Bizet, Le loup (1953) e La Chambre, accompagnato nelle sue interpretazioni dalla moglie Zizi Jeanmaire, a cui dedicò balletti ispirati al music-hall come la Croqueuse de diamants (1960). Fortunata l'attività di P. come coreografo e regista cinematografico: suoi sono i film Il favoloso Andersen (1952) e Papà Gambalunga (1955). Nell'ambito del balletto classico creò per M. Fonteyn e R. Nureyev Paradise lost (1967) per il Royal Ballet di Londra e Pelléas et Mélisande (1969), con musiche di A. Schönberg, per la Metropolitan Opera House di New York. Dal 1972 al 1998 diresse il Ballet National de Marseille, per il quale creò, oltre alle sue personalissime versioni di Coppélia (1975) e de Lo schiaccianoci (1976), il raffinato Les intermittences du coeur (1975), ispirato a Proust e Il gattopardo (1995), dal romanzo di G. Tomasi di Lampedusa. Nel 2001 allestì una nuova versione de La dame de pique, dal romanzo di A.S.Puškin per il Teatro Bol'šoj di Mosca; nel 2003 realizzò per la Scala Il pipistrello e nel 2004 presentò in diversi teatri uno spettacolo sulla sua carriera intitolato Roland Petit raconte ou les chemins de la création. P., considerato uno dei massimi coreografi del Novecento, ha saputo equilibrare le esigenze accademiche con l'esuberanza innovativa dell'avanguardia e della danza moderna, collaborando con intellettuali e artisti del suo tempo (Villemomble, Parigi 1924 - Ginevra 2011).